È una tecnologia molto conosciuta anche se appare evidente che questo processo non è stato studiato in modo approfondito dalle società operanti nel settore. Infatti per lo stesso impianto le diverse Società garantiscono consumi e rese che differiscono in modo significativo.
La DAMMER, unitamente ad una società straniera leader nel settore degli impianti con la rigenerazione a vapore diretto, sta studiando con cura la cinetica della rigenerazione ed il trattamento delle acque di processo inquinate al fine di migliorare questa tecnologia in termini di investimento e costi di esercizio.
Il ciclo di lavorazione comprende una fase di adsorbimento ed una fase di rigenerazione in sequenza ciclica continua.
La tecnologia di rigenerazione con vapore diretto è assai conveniente quando i solventi sono soltanto poco solubili in acqua e viceversa (Toluene, Esano ecc.).
Se i solventi e l'acqua sono reciprocamente solubili, allora l'unità di distillazione diventa più complessa per la presenza di composti pesanti, sottoprodotti (esempio: Acido acetico proveniente dalla reazione di idrolisi tra Acetato di Etile, ovviamente se presente, ed acqua) e miscele azeotropiche dei solventi con l'acqua.
Inoltre esiste generalmente un serio problema, dovuto alle acque di scarico inquinate, con perdite di solvente e necessità di costosi impianti di trattamento delle acque.
I valori tipici dei consumi specifici di un impianto con rigenerazione a vapore, senza distillazione, per kg di solvente recuperato sono i seguenti:
Energia Elettrica | 0,8÷1,2 | kWh |
Vapore | 4÷5 | Kg |